Xiaomi: tre investimenti mirati in fabbriche di semi conduttori

Da Lorenzo Spada

Xiaomi e Qualcomm sono ormai due aziende che collaborano, con eccezionale successo, da diversi anni. Le basi dell’economia però consigliano di non basare l’output di un’intera azienda (in questo caso gli smartphone Xiaomi) su un unico fornitore (Qualcomm). Ecco perché Xiaomi ha riallacciato i rapporti con Mediatek ed ecco anche perché nelle ultime settimane sono partiti tre finanziamenti mirati a tre diverse fabbriche di semi conduttori. Che Xiaomi sia al lavoro su un nuovo SoC proprietario, dopo il semi fallimentare Surge 1?

Gli investimenti di cui stiamo parlando sono andati verso Beijing Angrui Microelectronics Technology Co. (Angrui Micro), Onray Microelectronics (in questo caso investimenti di circa 40 milioni di euro) e Suzhou Sutong Semiconductor Technology Co. (Sutong Semiconductor). All’utente occidentale queste aziende non dicono nulla ma si tratta di realtà abbastanza importanti in Cina che lavorano costantemente per apportare migliorie al settore.

A proposito di Sutong Semiconductor, il suo campo d’eccellenza sono i chip per la comunicazione wireless: dal momento che Broadcom è il leader di mercato ma è stata impossibilita dal fare affari con Huawei, è possibile che Xiaomi voglia mettersi al riparo ed avere un piano B per i suoi progetti futuri AIoT basati principalmente su WiFi e SoC a bassa potenza?

Al momento nessun piano è stato svelato ma, mentre nutriamo maggiore convinzione che questi investimenti siano rivolti allo sviluppo di SoC per il settore IoT, abbiamo qualche perplessità che Xiaomi abbia qualche speranza di poter competere con i chip di Qualcomm e Mediatek vista la loro grande esperienza nel settore (e immaginiamo i numerosi brevetti).

Voi che ne pensate di questo triplice investimento di Xiaomi? Secondo voi qualcosa bolle in pentola per quanto riguarda un SoC proprietario Xiaomi gli smartphone futuri oppure l’obiettivo è rafforzarsi internamente sul fronte IoT?

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