Xiaomi diventa investitore di Suning.com, proprietaria dell’Inter

Da Lorenzo Spada

Chi è appassionato di calcio sa bene come l’Inter, seppur campione d’Italia, stia affrontando un brutto periodo dal punto di vista finanziario, con la solidità della proprietà Suning non più così salda come lo era prima della pandemia (e prima che il Governo Cinese imponesse un calo negli investimenti calcistiche delle proprie aziende). Dopo aver ricevuto un prestito ponte per saldare i debiti più immediati dell’Inter, Zhang Jindong, colui che gestisce Suning, ha deciso di abbassare la propria quota nella società cedendo 1,14 miliardi di euro in favore ad un fondo formato da diverse società cinesi, fra le quali figura anche Xiaomi.

In particolare, il fondo rileverà il 16,96% di Suning.com. Le azioni di Zhang scenderanno dal 20,96% al 17,62%, la partecipazione di Suning Holdings dal 3,98% al 2,73%, la partecipazione di Suning Applianc dal 10,68% all’1,39% e la partecipazione di Tibet Trust è scesa dal 3,07% a zero cosa. Il tutto è piaciuto molto non solo alla famiglia Zhang ma anche agli altri investitori di Suning, visto che le azioni societarie hanno fatto un balzo del +10% subito dopo l’annuncio.

“Il portafoglio di investitori diversificati aiuterà Suning.com a migliorare ulteriormente la governance aziendale, le operazioni e la trasformazione del business come fornitore di servizi al dettaglio”, dichiara il comunicato che attesta l’ufficialità dell’operazione. “Il fondo sosterrà attivamente Suning per crescere in modo sano e stabile” conclude.

Per quanto riguarda Xiaomi, l’investimento in Suning non significa che avrà a che fare in maniera diretta con l’Inter. Tuttavia, si tratta di un modo che l’azienda ha trovato per diversificare ulteriormente le proprie finanze e i propri investimenti.

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