Xiaomi, gli investimenti per la IPO saranno fatti anche con Bitcoin ed Etherium?

Da Lorenzo Spada

Blackmoon, una compagnia con sede a Mosca, ha offerto al quarto produttore mondiale di smartphone Xiaomi far approdare su una blockchain la sua offerta pubblica iniziale (IPO) con la vendita di token digitalizzati per le sue azioni su base dollaro-per-dollaro.

Blackmoon, che è una compagnia di blockfang che stabilisce e gestisce fondi tokenizzati, secondo quanto riferito, ha offerto a Xiaomi la vendita delle azioni mediante opzioni di pagamento quali Ethereum (ETH), Bitcoin (BTC) o Litecoin (LTC).

Blackmoon probabilmente farà parte del gruppo di investitori privati che si iscriverà all’IPO di 4,7 miliardi di dollari che inizierà il 9 luglio alla borsa di Hong Kong. La scorsa settimana, alla scadenza di un periodo di offerta di quattro giorni per gli investitori al dettaglio che hanno visto le sue azioni ipercomprate di 8,5 volte, Xiaomi ha fissato il prezzo delle sue azioni a $17 HK (2,16 dollari americani) ciascuna. Questo stima il valore del produttore di smartphone a 54 miliardi di dollari, che è metà del valore inizialmente cercato di 100 miliardi di dollari.

Il prezzo del token offerto da Blackmoon è riferito al rendimento delle azioni Xiaomi. Sergey Vasin, Chief Operating Officer presso Blackmood, ha detto:

Il prezzo del token Xiaomi è determinato dal prezzo IPO delle azioni di Xiaomi, con commissioni applicabili. Accettiamo solo crittografia, quindi sarebbe l’equivalente in dollari USA o dollari di Hong Kong.

Secondo Blackmoon, gli investitori saranno in grado di acquistare i token su base mensile. Dopo il riscatto, Blackmoon scambierà le azioni Xiaomi nel portafoglio pari al valore dei token acquistati. Successivamente, i possessori di token otterranno il loro investimento in valuta digitale, sebbene Blackmoon stia lavorando su opzioni di pagamento alternative.

Insomma, siamo arrivati a un punto in cui la criptomoneta digitale si insinua anche nelle grandi quotazioni in borsa, cosa del tutto nuova che potrebbe anche spaventare qualche grande firma.

Condividi questo articolo
Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version