Xiaomi Italia dona diversi lotti di mascherine alla Protezione Civile

Da Lorenzo Spada

L’epidemia di Coronavirus è diventata serie anche in Italia ormai da diversi giorni e, proprio come accaduto in molte altre nazioni, le scorte di mascherine si sta assottigliando sempre di più. Volendo dare il proprio contributo, Xiaomi Italia ha deciso di donare alla Protezione Civile una grande quantità di mascherine (facendo il bis con quanto fatto da Xiaomi Cina nel loro territorio interno). Il primo lotto di decine di migliaia mascherine di tipo FFP3 (sigla che sta a indicare la più elevata classe protettiva) è stato già consegnato.

Le mascherine donate da Xiaomi Italia sono in consegna verso il DPC, che sta gestendo in prima linea gli interventi necessari al contenimento del contagio, in modo che possa provvedere alla distribuzione in coordinamento con le autorità locali delle aree maggiormente interessate, nonché agli istituti sanitari che ne avessero necessità.

“La continua crescita e la rapida espansione di Xiaomi in Italia sono strettamente legate ai nostri utenti, ai Mi fan e al pubblico in generale; questo gesto non rappresenta quindi solo un modo per ringraziare e per donare il nostro sostegno, ma è la dimostrazione tangibile che ci sentiamo parte integrante di questo Paese. Ed è proprio questo senso di appartenenza, unito alla profonda solidarietà, che ci impone nei confronti di tutti i cittadini un elevato senso di responsabilità come azienda globale” – ha affermato Chew Shou Zi, CFO and President of International Xiaomi Corporation.“Siamo stati accolti fin da subito con grande entusiasmo ed è motivo di grande orgoglio poter offrire oggi il nostro contributo a favore del Dipartimento della Protezione Civile che sta svolgendo, con impegno e determinazione, un eccellente lavoro a beneficio di tutta la comunità”.

Come a sottolineare il fatto che ci troviamo tutti sulla stessa barca, sui bancali contenenti le mascherine donate da Xiaomi vi sono scritte le parole del filosofo Lucio Anneo Seneca “…Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino”.

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