Sono ormai delle settimane che parliamo di una possibile quotazione in borsa di Xiaomi nel mese di Maggio e, finalmente, qualcosa di ufficiale si è mosso in tale direzione. Il colosso cinese infatti ha avviato l’iter per la quotazione nella borsa di Hong Kong, presentando i documenti necessari.
Xiaomi ha presentato documenti giovedì per elencare le azioni della borsa di Hong Kong. Il suo deposito non ha fornito dettagli sulla dimensione dell’IPO pianificata, ma i rapporti hanno suggerito che potrebbe valere circa 10 miliardi di dollari.
Xiaomi, una delle startup più preziose al mondo, ha rifiutato di commentare giovedì sul valore o sui tempi dell’IPO. Fondata nel 2010, l’azienda cinese era il quinto produttore mondiale di smartphone nel mondo l’anno scorso, con oltre 92 milioni di dispositivi, secondo la società di ricerca IDC.
Xiaomi ha un mercato a tutto tondo nell’industria elettronica
Ad attirare l’attenzione degli investitori non sarà solamente il mercato degli smartphone (seppur principale fonte di introiti per l’azienda) ma anche il mercato dei wearable, dei notebook, degli accessori e soprattutto dei servizi internet offerti in Cina e in India.
I documenti che Xiaomi ha presentato giovedì hanno fatto luce sulle sue finanze, mostrando che le entrate sono salite di quasi il 70% lo scorso anno a circa 115 miliardi di yuan (18 miliardi di dollari). L’utile operativo è più che triplicato a 12 miliardi di yuan (1,9 miliardi di dollari).
Insomma, nonostante il tetto massimo del 5% sugli utili per ogni singola vendita che potrebbe non piacere molto agli investitori, i numeri parlano chiaro: Xiaomi è un’azienda in crescita e pronta per il grande salto nei mercati statunitensi e europei.
A tal proposito, ricordiamo che il Mi Store di Milano dovrebbe aprire i battenti il prossimo 26 Maggio e che, in un periodo di appena 4 giorni, l’azienda ha intenzione di aprire addirittura 61 nuovi Mi Store. L’apertura del colosso cinese verso i mercati occidentali non poteva avvenire in un momento più propizio.