Una delle tante caratteristiche che hanno attratto molta attenzione relativamente alle reti 5G (soprattutto quelle che si appoggiano alle mmWave) è la latenza estremamente bassa che consente una comunicazione e uno scambio dati quasi istantaneo. Questo aspetto è stato pubblicizzato come un modo perfetto per creare un’infrastruttura di auto a guida autonoma che, in caso di problemi, possano essere guidate da remoto da qualsiasi parte del mondo. A questo proposito, come parte della celebrazione del decimo anniversario di Xiaomi e come dimostrazione delle capacità del nuovo top di gamma Mi 10 Ultra, lo smartphone è stato usato, insieme a una rete 5G realizzata ad-hoc, per guidare un’auto distante migliaia di chilometri in tempo reale.
Si tratta di una dimostrazione che per il momento è un po’ fine a se stessa e pensata soprattutto a scopo di marketing ma, una volta che le reti 5G saranno presenti in maniera massiccia in giro per le principali città del mondo, non è per niente da escludere uno scenario come quello mostrato da Xiaomi (magari con gli operatori che guidano i veicoli con un set-up un po’ più tradizionale che di un touchscreen).
Facciamo notare che, al di là dell’essere uno smartphone top di gamma di recente presentazione, lo Xiaomi Mi 10 Ultra non ha nulla in più rispetto ad altri modelli dotati di modem 5G compatibili con le frequenze millimetriche.
Per completare un po’ questo utilizzo delle reti 5G per la guida remota, ricordiamo che in Italia qualche mese fa TIM ha organizzato un evento che ha visto un’auto, con i vetri completamente oscurati, essere guidata da un pilota che vedeva la strada solo attraverso una serie di smartphone connessi via 5G a delle videocamere poste all’esterno. Questo sempre come dimostrazione di cos’è possibile fare quando la latenza di comunicazione è molto bassa.