Il caso del Dual SIM bloccato su Xiaomi Mi 10T Pro dimostra che gli operatori hanno sempre l’ultima parola

Da Lorenzo Spada

Sin da quando è stato lanciato sul mercato, lo Xiaomi Mi 10T Pro si è dimostrato un ottimo smartphone di fascia alta che bilancia molto bene il prezzo di listino con le caratteristiche hardware e software. Tuttavia, non la pensa allo stesso modo un utente messicano che, una volta acquistato lo smartphone attraverso l’operatore telefonico Telcel, si è ritrovato con uno “smartphone azzoppato”.

Un utente messicano ha infatti accusato l’operatore di telecomunicazioni Telcel di bloccare fisicamente il vassoio della doppia SIM sul suo Xiaomi Mi 10T Pro. L’utente ha acquistato lo smartphone e aveva pianificato di utilizzare il suo supporto dual SIM con due operatori differenti ma ha scoperto che il vassoio era bloccato sia fisicamente che tramite blocchi software.

Secondo un articolo di Xiaomiadictos, l’utente ha accusato l’operatore Telcel di bloccare fisicamente il vassoio della doppia SIM sul suo telefono. Per chi non lo sapesse, Telcel è di proprietà di América Móvil e ha oltre 280 milioni di abbonati wireless. Tuttavia, è stato anche accusato di pratiche commerciali scadenti in più occasioni. Sul suo sito web ufficiale, nella descrizione dello Xiaomi Mi 10T Pro non è presente la sua funzione dual SIM, anche se il gigante tecnologico cinese ha chiarito che la disponibilità del supporto dual SIM “può variare a seconda dei mercati”.

Considerando che lo slot della doppia SIM è stato bloccato sia da un’abbondante dose di colla che da un blocco lato software, probabilmente ci troviamo di fronte a un caso in cui Xiaomi ha realizzato il suo smartphone con la funzionalità Dual SIM attiva in tutto e per tutto ma l’operatore Telcel, al fine di venderlo attraverso i propri store, o ha richiesto al colosso cinese di limitarne la funzione o ha fatto tutto da se. Se ciò effettivamente dovesse essere vero, ci ritroveremmo di fronte a un chiaro caso di concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori.

Questa situazione, seppur ci tocchi da lontano, serve a dimostrare che la parola degli operatori telefonici ha ancora un grosso peso quando si tratta di quali dispositivi possono essere venduti attraverso i propri store e con quali caratteristiche.

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