Xiaomi Mi 6 fa da piattaforma di test per il nuovo sistema operativo UOS basato su Linux

Da Lorenzo Spada

L’esempio più grande di smartphone che è rimasto nel cuore degli sviluppatori di terze parti è probabilmente il Galaxy S2 di Samsung che, a distanza di 9 anni dal lancio ufficiale, continua a ricevere aggiornamenti software (non ufficiali) con molta costanza. Tuttavia nemmeno lo Xiaomi Mi 6 scherza su questo fronte e il rilascio del supporto a UOS basato su Linux ne è un esempio concreto.

Per chi non lo sapesse, UOS è l’acronimo di Unity Operating System, ed è una distribuzione Linux sviluppata da Uniontech, sotto commissione della Repubblica Popolare Cinese, con l’intento di sostituire Windows e (nel lungo periodo) tutti i sistemi operativi stranieri.

Si tratta quindi di un sistema operativo custom pensato principalmente per i computer desktop anche se Uniontech ha l’intenzione di supportare un ampissimo numero di piattaforme, tra cui figura anche l’architettura ARM. Ed ecco quindi che come base di partenza per lo sviluppo futuro di UOS è stato scelto lo Xiaomi Mi 6 (stesso smartphone su cui è possibile installare anche una build di Windows 10 on ARM).

La prima build di UOS per Xiaomi Mi 6 è già disponibile al download (potete scaricarla da qui) anche se, trattandosi per l’appunto della prima build, è lecito attendersi la presenza di numerosi bug. Inoltre, essendo UOS un sistema operativo pensato per sistemi desktop, l’interfaccia grafica non è per niente adatta a essere usata su un display touchscreen così piccolo come quello di uno smartphone.

Potete dare un’occhiata a come si comporta lo “smartphone immortale” di Xiaomi con a bordo la build di Unity Operating System nel video qui di seguito:

https://www.miui.it/wp-content/uploads/2020/10/Xiaomi-Mi-6-con-UOS-1.mp4

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