Xiaomi Mi 7, ecco le 5 cose che ci aspettiamo di vedere

Da Lorenzo Spada

L’inizio d’anno per Xiaomi è già stato col botto con le presentazioni di Redmi Note 5 e Redmi Note 5 Pro, così come quella del Mi MIX 2S e di alcuni accessori quali il Mi Speaker TV di nuova generazione e il Mi Rearview Mirror. Tuttavia, fra meno di una settimana verrà presentato lo smartphone da gaming denominato Black Shark e, ancora più in là, lo Xiaomi Mi 7.

A proposito dello Xiaomi Mi 7, esso dovrebbe essere lo smartphone che racchiude tutte le tecnologie introdotte fino a ora dal produttore nei suoi smartphone di punta. In particolare, ci aspettiamo che lo Xiaomi Mi 7 sia dotato di:

Display OLED

Il costo dei display OLED è drasticamente calato negli ultimi anni per via di una domanda sempre maggiore. Nonostante non sia un obbligo se si decide di adottare un design con la notch (caratteristica confermata dall’analisi del firmware del Mi 7), la riproduzione cromatica e la qualità visiva della tecnologia OLED è sicuramente migliore rispetto quella LCD. Trattandosi di uno smartphone premium, è lecito attendersi solo il meglio.

Riconoscimento facciale in 3D

A differenza di quanto proposto da Xiaomi e da altri produttori sugli ultimi smartphone, ci aspettiamo che il Mi 7 abbia dei sensori hardware dedicati alla mappatura e al riconoscimento facciale. Insomma, una tecnologia simile a quella del Face ID di Apple, la quale sfrutta sensori a infrarossi e micro proiettori per mappare l’intera superficie del viso.

Sensore di impronte sotto il display

Come ulteriore misura di sicurezza, Xiaomi dovrebbe adottare un sensore di impronte digitali. Sfruttando però il form factor che tende a ridurre al minimo le cornici e il possible uso di un display OLED, la presenza di un sensore di impronte integrato al di sotto dello stesso farebbe si l’estetica dello smartphone, sia anteriore che posteriore, non ne risentisse.

Ricarica wireless

Lanciata come una caratteristica rivoluzionaria nel Mi MIX 2S, è lecito attendersi che Xiaomi dia seguito a questa caratteristica anche nel Mi 7. Questo anche per valorizzare ulteriormente il suo caricabatteria wireless da 7,5 W dal costo molto contenuto.

Assistente digitale

Fermo restando che l’utilizzo dei Play Services presuppone l’utilizzo anche di Google Assistant, Xiaomi ha di recente presentato uno smart speaker dotato di un assistente digitale proprietario chiamato Xiao AI (presente anche su Mi MIX 2S).

Esso è al momento disponibile solo in lingua cinese e non crediamo che Xiaomi abbia interesse, almeno nell’immediato, nell’investire tempo e risorse per renderlo compatibile in inglese e tanto meno in italiano. Dunque, quando il Mi 7 arriverà ufficialmente in Europa, noi italiani ci potremo accontentare di Google Assistant.

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