Xiaomi Mi Note Pro: il problema del surriscaldamento era dovuto ad un’unità danneggiata

Da Lorenzo Spada

Nel corso delle ultime 24 ore sono circolate tante voci sull’inutilità dei 5 brevetti depositati in passato da Xiaomi al fine di migliorare la dissipazione del calore dei propri smartphone, in quanto un’unità di Xiaomi Mi Note Pro, nonostante la versione personalizzata di Qualcomm Snapdragon 810, è stato trovato ad avere una temperatura eccessiva durante l’utilizzo, tanto da bruciare interamente la scheda madre.

Considerando che ieri è stato il primo giorno di commercializzazione dello smartphone, queste voci sarebbero preoccupanti e potrebbero danneggiare i piani di Xiaomi. Tuttavia, in merito a questa vicenda si è espressa ufficialmente anche lo stesso produttore, chiarendo che l’unità la cui scheda madre si è bruciata era danneggiata e che è stata prontamente sostituita. Inoltre, il produttore cinese ha nuovamente rassicurato i propri utenti sul fatto del surriscaldamento del proprio smartphone top di gamma.

Se analizziamo bene la situazione poi, non ci sarebbe stato bisogno neanche della conferma ufficiale di Xiaomi, in quanto la segnalazione è stata per il momento solo una.

Prima di lasciarvi, ci teniamo a ricordarvi nuovamente le caratteristiche di questo smartphone che al momento rappresenta lo smartphone più potente nel mondo consumer.

  • Display da 5,7 pollici (realizzato da JDI) con risoluzione QHD di 2560×1440 pixel (515 ppi);
  • SoC Qualcomm Snapdragon 810 con CPU octa core a 64 bit e frequenza di clock massima pari a 2 GHz;
  • Scheda grafica Adreno 430;
  • 4 GB di memoria RAM;
  • 64 GB di storage interno;
  • Sensore fotografico posteriore Sony da 134 Mpixel con stabilizzatore ottico dell’immagine (OIS);
  • Sensore fotografico anteriore da 4 Ultra Pixel;
  • Batteria da 3090 mAh;
  • Sistema audio HiFi con processore dedicato ESS ES9018K2M;
  • Connettività LTE cat.9 (450 Mbps)
  • Sistema operativo Android 5.0 Lollipop.

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