Uno degli smartphone più attesi nel mercato è senza dubbio lo Xiaomi Mi Note Pro. Presentato insieme al suo “fratello minore” Xiaomi Mi Note, esso rappresenta il vero top di gamma della linea Xiaomi per quanto riguarda il 2015. Prima di proseguire, vi vogliamo ricordare le caratteristiche tecniche sbalorditive di questo terminale:
- Display da 5,7 pollici (realizzato da JDI) con risoluzione QHD di 2560×1440 pixel (515 ppi);
- SoC Qualcomm Snapdragon 810 con CPU octa core a 64 bit e frequenza di clock massima pari a 2 GHz;
- Scheda grafica Adreno 430;
- 4 GB di memoria RAM;
- 64 GB di storage interno;
- Sensore fotografico posteriore Sony da 134 Mpixel con stabilizzatore ottico dell’immagine (OIS);
- Sensore fotografico anteriore da 4 Ultra Pixel;
- Batteria da 3090 mAh;
- Sistema audio HiFi con processore dedicato ESS ES9018K2M;
- Connettività LTE cat.9 (450 Mbps)
- Sistema operativo Android 5.0 Lollipop.
La caratteristica che ci interessa oggi è il SoC: avendo il Qualcomm Snapdragon 810, l’utenza si è divisa in due: c’è chi sostiene che Xiaomi abbia optato per il SoC giusto, non solo per la sua potenza ma anche per le numerose feature che offre; c’è invece chi sostiene che la scelta sia stata sbagliata, per via dei presunti problemi di dissipazione di cui sembra essere dotato.
A questa frangia di utenza vogliamo dare una spiegazione che probabilmente gli farà cambiare idea. Secondo un test fatto da QTI Labs, a parità di uso, il Qualcomm Snapdragon 810 scalda meno del Qualcomm Snapdragon 801. L’uso che ne è stato fatto è principalmente gaming (20 minuti con Asphalt 8).
E’ chiaro che ogni smartphone avrà un sistema di dissipamento del calore diverso ma, anche se non sappiamo quale sia stato il device utilizzato per la prova, i risultati sono piuttosto positivi.