Xiaomi Piston 3: eccole in una recensione

Da Lorenzo Spada

Tra gli accessori che hanno fatto maggior successo nella storia di Xiaomi troviamo senza dubbio gli Xiaomi Piston. Essi sono degli auricolari molto performanti che oramai sono giunti alla versione 3.0. Quest’oggi per l’appunto analizzeremo le Xiaomi Piston 3 attraverso la recensione fatta dai colleghi di GizChina.

Prima di arrivare alla parte probabilmente più importante in un prodotto del genere, ovvero il suono, ci vogliamo soffermare un attimo sulla qualità costruttiva. Partendo dal jack audio da 3,5 millimetri rivestito da una protezione in kevlar per evitare che si rompi (il recensore ha avuto tali problemi con la prima generazione), passando per il cavo dotato di microfono, telecomando a tre tasti e di un divisore auricolare ed arrivando fino agli auricolari veri e propri, si nota come la qualità costruttiva sia stata ulteriormente migliorata rispetto alla già ottima degli Xiaomi Piston 2.

Analizzando il suono invece, scopriamo che le Xiaomi Piston 3 sono più equilibrate rispetto alla versione precedente. Infatti, se nelle Xiaomi Piston 2 avevamo una predominanza di bassi, nelle Xiaomi Piston 3 abbiamo in egual misura sia toni bassi che toni alti. In molti apprezzano speaker e cuffie aventi in prevalenza bassi ma non dimentichiamoci che la musica non si compone solamente di quelle tonalità.

In generale però, sembra che la qualità del suono sia leggermente inferiore rispetto alla precedente generazione. In compenso, il confort e l’ergonomia di cui sono dotati questi nuovi Xiaomi Piston 3 rendono l’esperienza di ascolto, soprattutto se prolungata nel tempo, migliore.

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