Attraverso l’account Twitter ufficiale, Xiaomi Brasile è tornata a farsi sentire comunicando il ritorno del brand nello stato sud-americano dopo un’assenza che dura dal 2016.
Inovação para todos, essa é a nossa missão. Estão prontos para que isso aconteça no Brasil de novo? 😎 #XiaomiBrasil pic.twitter.com/4DmWuNdERg
— Xiaomi Brasil (@MiBrasil) 28 marzo 2019
Xiaomi ha iniziato a operare in Brasile nel 2015, con l’evento di lancio che è stato guidato dall’ex vicepresidente della compagnia, Hugo Barra, e dove la società ha presentato Redmi 2 e Redmi 2 Pro insieme a Mi Power Bank.
Il mercato brasiliano rappresentava una lotta per l’azienda cinese, a causa delle elevate tasse che costringono le aziende ad avviare la produzione locale nel paese per poter competere con altri giganti del segmento. Le difficoltà combinate con la mancanza di interesse da parte degli utenti negli smartphone a basso costo, hanno lasciato Xiaomi senza altra scelta che abbandonare il mercato nel 2016.
Dall’anno scorso, e senza una presenza ufficiale, la popolarità dell’azienda nel paese ha iniziato a crescere tramite canali non ufficiali. L’interesse degli utenti per i dispositivi di fascia media e di fascia alta di Xiaomi a costi contenuti ha aumentato la domanda e l’importazione di dispositivi a marchio Mi, che alla fine hanno creato una sorta di mercato grigio per i telefoni Xiaomi all’interno del paese.
L’azienda detiene attualmente l’1,88% della quota di mercato brasiliana, mentre Samsung domina con il 41,24% e Motorola segue con il 26,5%. Questi numeri sono impressionanti quando si tiene a mente che ogni smartphone Xiaomi in questo mercato viene acquistato tramite importazione o tramite rivenditori non ufficiali.
Insomma, mentre Xiaomi come azienda non è troppo popolare in Brasile, sicuramente lo sono i loro smartphone.
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