Xiaomi diventa il quinto produttore mondiale di smartphone

Da Lorenzo Spada

Come oramai sappiamo da tempo, il boom che sta avendo il settore degli smartphone è ancora in piena espansione e non terminerà fino al 2017 – 2018. Questo vuol dire che i guadagni dei produttori cresceranno ancora e a dismisura. Nonostante sia appunto il guadagno l’obiettivo comune di tutti i produttori di smartphone, vi sono molte strategia diverse per cercare di ampliarlo il più possibile. Sicuramente la più importante prevede un’ottima campagna di marketing, un’elevata qualità dei prodotti e dei prezzi abbastanza competitivi.

Al momento la società che racchiude in se tutte queste tre caratteristiche è Samsung ma ci sono anche altri produttori che stanno incominciando a sviluppare una strategia simile. E’ il caso di Xiaomi che, grazie alla realizzazione di prodotti qualitativamente validi (sia dal punto di vista prestazionale che da quello estetico), a dei prezzi estremamente competitivi e ad una politica di marketing abbastanza buona (almeno in Cina), è riuscita ad entrare nella top 5 dei più grandi produttori al mondo. Questo risultato era sicuramente impensabile circa 1 anno e mezzo fa. Quindi la crescita che ha avuto questa società è davvero eccezionale e, come detto ad inizio articolo, non si arresterà per ancora qualche anno.

Volendo snocciolare un pò di numeri, Xiaomi ha spedito circa 15,1 milioni di smartphone nell’ultimo trimestre, riuscendo ad accaparrarsi il 5% del market share mondiale. Questo senza contare l’impatto che lo Xiaomi Mi4 avrà d’ora in avanti sul mercato, visto che ci si aspettano delle vendite record, come d’altronde è già avvenuto nei primi 37 secondi.

Il prossimo passo di crescita di Xiaomi sarà sicuramente rafforzare il proprio commercio all’infuori della Cina, con l’Europa come prima tappa. Infatti, è questo il principale tallone d’Achille che al momento affligge Xiaomi. Ma tutto potrebbe presto finire, grazie ai numerosi investimenti che sta facendo la società al fine appunto di rafforzare il proprio commercio anche nel vecchio continente.

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