Xiaomi lancia la tecnologia RAMDISK per migliorare l’esperienza nei giochi

Da Lorenzo Spada

Xiaomi ha annunciato il lancio in beta di una nuova tecnologia hardware/software chiamata RAMDISK.

Meno di dieci anni fa, 1 GB di RAM era considerato un valore decisamente ottimo sugli smartphone. Gli smartphone sono evoluti molto velocemente da quel periodo però, con 6 GB di RAM che sono considerati lo standard per uno smartphone adesso. Senza parlare poi del fatto che, su alcuni modelli selezionati, si trovano fino a 16 GB di RAM (Xiaomi Mi 10 Ultra ad esempio).

In molti (noi compresi) credono che una tale quantità di RAM sia inutile nell’uso quotidiano ma che venga sfruttata principalmente a fini di marketing ma, grazie alla nuova tecnologia RAMDISK, Xiaomi potrebbe averne trovare un uso utile.

RAMDISK, come suggerisce il nome, utilizza la RAM come memoria fisica in sostituzione della memoria a lungo termine. Utilizzando la RAM come memoria su disco, si ottengono prestazioni molto più veloci nelle app e nei giochi. In altre parole, invece di caricare i dati dalla memoria interna, tutti gli asset vengono dapprima caricati nella RAM e poi usati da lì. Poiché la tecnologia è nuova (per gli smartphone visto che su PC è usata da decenni), è disponibile in modalità beta e solo su Xiaomi Mi 10 Ultra, proprio per via della sua sua RAM LPDDR5 da 16 GB.

La velocità della RAM di Xiaomi Mi 10 Ultra è davvero elevata. In numeri, la velocità della RAM LPDDR5 è di circa 44 GB/s, rispetto all’archiviazione UFS 3.1 che, pur essendo estremamente veloce con velocità di lettura e scrittura rispettivamente di 1700 MB/s e 750 MB/s, è decisamente inferiore rispetto alla RAM.

Se però la velocità dio accesso ai dati è decisamente elevata, la soluzione RAMDISK espone tali dati a pericoli non presenti se si usa la memoria di archiviazione tradizionale. Di fatto, trattandosi di una memoria volatile in grado di funzionare solo se alimentata, la RAM espone qualsiasi app e gioco presente all’interno a mancanza di salvataggi in caso di spegnimento dello smartphone, a meno di non ripassare il tutto nella memoria interna.

Via

Condividi questo articolo
Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version