Xiaomi Redmi Note: 100 mila unità tornate in India dopo il ban

Da Lorenzo Spada

Sicuramente vi ricorderete la causa legale intentata da Ericson nei confronti di Xiaomi e dei suoi smartphone equipaggiati con SoC Mediatek che infrangevano alcuni brevetti nel territorio indiano | Xiaomi ha sospeso solo i Mediatek in India |. In realtà, inizialmente il ban affliggeva tutti gli smartphone ma dopo alcune sentenze dell’alta corte di Nuova Delhi, i device equipaggiati con SoC Qualcomm hanno ottenuto una licenza  temporanea di vendita | Xiaomi ottiene una proroga per la vendita di smartphone con SoC Qualcomm in India |. E’ notizia di poche ore fa invece il permesso di far tornare indietro nei magazzini di Hong Kong (punto di origine delle spedizioni in India) uno stock di circa 100 mila Xiaomi Redmi Note.

Questo non vuol dire che la vendita di tali smartphone adesso sia permessa ma solamente l’avvocato di Xiaomi ha ottenuto almeno il permesso di far tornare uno stock indietro, così da conservare un minimo di inventario.

Certo per Xiaomi quest’assenza prolungata dal mercato indiano con il Redmi Note ha significato una perdita, sia in termini economici che di popolarità, molto grande. La vittoria parziale è dovuta al riconoscimento, da parte dei giudici, dell’impossibilità di realizzare uno smartphone senza infrangere il brevetto in questione:

A Standard Essential Patent is the patent for the core technology essential to create something of a particular technical standard.

In this case, mobile phones cannot be made without the GSM, GPRS, EDGE and WCDMA technology, which are patented by Ericsson

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