Xiaomi crede fermamente che la ricarica rapida a 200W non danneggia le batterie

Da Lorenzo Spada

Per compensare con uno sviluppo più lento del previsto delle batterie e con miglioramenti alla densato energetica solo marginali, tutti i produttori di smartphone hanno rivolto la propria attenzione verso la ricarica rapida come sistema per assicurare una maggiore autonomia in un breve lasso di tempo. Xiaomi possiamo dire che è l’azienda maggiormente interessante in questo aspetto, tanto che si prevede che lancerà il primo smartphone con supporto alla ricarica da 200W entro la fine dell’anno.

Ma aumentare il voltaggio e l’amperaggio elettrico durante la ricarica in genere significa accorciare drasticamente la vita di una batteria agli ioni di litio. Andando però contro molti esperti del settore, Xiaomi crede che la sua nuova chimica per la produzione delle batterie non soffre minimamente la ricarica rapida a 200W recentemente annunciata.

Il produttore cinese adotta un design a base di grafene 10C per migliorare la batteria fornendogli caratteristiche elettroniche e di conduzione ionica più elevate. Xiaomi ha scelto un materiale per l’anodo e per il catodo più stabile. Utilizza anche un elettrolita 10C appositamente progettato per ottenere una migliore protezione per i materiali della batteria.

Secondo Xiaomi, la batteria nella sua ricarica rapida da 200 W può mantenere oltre l’80% di energia dopo 800 cicli. Questo è un dato molto più elevato dei requisiti di conservazione del 60% dopo 400 cicli che vengono richiesti in Cina.

La sicurezza della ricarica è sempre stata una grande preoccupazione per i consumatori e secondo gli ingegneri Xiaomi, la ricarica rapida da 200 W nel suo insieme protegge lo smartphone e il carica batteria in quattro modi: è presente infatti un sensore che monitora la temperatura di carica, la tensione di carica, la corrente di carica e il protocollo di carica. Ci sono un totale di 40 più misure di protezione di sicurezza e, in caso qualcosa non andasse per il verso giusto, il chip taglierebbe in automatico l’afflusso di corrente elettrica.

Xiaomi adotta poi anche altri sistemi di sicurezza per massimizzare la sicurezza nella ricarica rapida: il design della scheda madre degli smartphone ad esempio adotta un MCU indipendente per cooperare con l’algoritmo di ricarica; aggiungendo poi alcuni materiali in lega di rodio-rutenio resistenti alla corrosione alla porta USB Type-C, viene assicurato un funzionamento stabile e senza problemi volta dopo volta.

A nostro avviso però, nonostante tutti i sistemi di sicurezza e la progettazione di nuova generazione, il consiglio rimane sempre quello di evitare la ricarica rapida quando necessario. Chi ricarica lo smartphone la notte ad esempio non ha alcuna necessità di farlo alla massima potenza.

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1 commento
  • “…crede che non dannegg-i le batterie…”
    È un periodo ipotetico, quindi per forza ci va il congiuntivo

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