Xiaomi risponde e si adatta al ban indiano dell’app MIUI Cleaner

Da Lorenzo Spada

Nelle scorse settimane il governo indiano ha incominciato una pulizia digitale a tappeto di tutte le app e servizi che non rispettano le leggi interne e la privacy delle persone. Fra questi ban c’è finita anche Xiaomi con la sua applicazione MIUI Cleaner. Ebbene, a distanza di giorni Xiaomi ha risposto ufficialmente (tramite Twitter) indicando che si adatterà alle direttive del governo dell’India e che rilascerà a breve una nuova versione della MIUI.

Come potete vedere, oltre ad accettare il ban e collaborare col governo, Xiaomi ribadisce che tutti i dati che vengono raccolti sugli utenti indiani rimangono in India. Xiaomi ha poi dichiarato di utilizzare la propria app Cleaner e non l’app Cleaner Master bandita che è stata bloccata.

Il gigante tecnologico cinese ha anche condiviso un messaggio con i Mi Fan indiani, in cui ha ulteriormente chiarito ed elaborato i punti sopra menzionati. La società sta lavorando allo sviluppo di una “nuova versione della MIUI che verrà realizzata senza la preinstallazione di nessuna delle app bloccate”. Questo sarà disponibile nelle prossime settimane.

Inoltre, la società ha anche dichiarato di rispettare e aderire a una rigorosa politica sulla privacy dei dati che soddisfa i requisiti di sicurezza previsti dalla legge indiana. Xiaomi ha affermato che prima che fosse imposto, Xiaomi aveva già “sperimentato” la localizzazione dei dati per tutte le app e gli utenti Xiaomi in India. In altre parole, il produttore di smartphone memorizza i dati per gli utenti indiani in server situati all’interno del paese dal 2018 e non li ha condivisi con nessuno al di fuori della regione.

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