Samsung venderà anche a terzi il suo Ultra Thin Glass (UTG) per gli smartphone flessibili: Xiaomi è alla porta?

Da Lorenzo Spada

Nonostante il mercato degli smartphone flessibili non è ancora pienamente maturo, Samsung si è già imposta come leader di mercato incontrastata grazie alla combinazione della sua divisione mobile che li progetta e la sua divisione Samsung Display che fornisce gli schermi e il vetro flessibile. A proposito del vetro flessibile, il così detto Ultra Thin Glass (UTG) di Samsung troverà presto spazio anche su smartphone flessibili di altri brand (Google e Xiaomi su tutti), visto che il colosso coreano ha deciso di venderlo anche ad aziende terze.

Molto probabilmente Samsung ha sfruttato la popolarità degli attuali Galaxy Z Fold non solo come mezzo per porre il proprio marchio in cima nelle classifiche degli smartphone flessibili ma anche come vetrina per mostrare alle altre aziende quanto le propri soluzioni di display e vetro flessibili possono essere appetibili in questo nuovo segmento di mercato.

Alla luce di questa nuova vicenda, non ci stupiremmo se Xiaomi fosse fra le aziende interessate all’utilizzo dell’Ultra Thin Glass (UTG) di Samsung. Il suo Mi MIX Fold, fino a ora unico modello dotato di schermo flessibile, utilizza una plastica particolare in grado di flettersi ma che non assicura la stessa resistenza ai graffi del vetro.

D’altro canto, anche Corning sta per scendere nel campo dei vetri flessibili, tanto che si presumeva che il Mi MIX Fold avesse utilizzato la sua prima versione commerciale.

Insomma, Xiaomi si trova in una posizione in cui ha l vantaggio della scelta non essendo essa stessa un produttore di componenti ma, di contro, è anche alla mercé degli altri in quanto a forniture. Xiaomi che diventa un cliente di Samsung Display per il suo Ultra Thin Glass è ancora una nostra speculazione non basata su alcun dato esatto ma è chiaro che la possibilità esiste e avrebbe solo senso per un’azienda che vuole far progredire ulteriormente la propria divisione degli smartphone.

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