Xiaomi subisce il primo tracollo delle vendite in Cina

Da Lorenzo Spada

Nonostante Xiaomi sia vista come una delle aziende che ha la più costante crescita nel settore tecnologico, anch’essa deve affrontare una realtà dei fatti che la vede in concorrenza con dei produttori super agguerriti che fanno di tutto per guadagnare punti percentuali di market share nei suoi confronti.

I dati relative alle vendite nel Q2 2016 sono forse i più negativi di sempre, in termini di percentuale, che Xiaomi abbia mai avuto. Stando infatti alla ricerca di mercato condotta da IDC, il colosso cinese avrebbe avuto un calo del 38,4% nelle vendite rispetto al Q2 del 2015 (10,5 milioni di smartphone contro i 17,1 milioni). Ciò è reso ancora più negativo dal fatto che il mercato smartphone generale è cresciuto del 4,6% (i dati si riferiscono al solo mercato cinese).

A questo punto Xiaomi rappresenta la quarta potenza cinese (in ambito smartphone), cosa assolutamente negativa considerato che nel Q2 2015 si trovava in testa. In rete si pensa che parte di questo tracollo non sia direttamente collegato alla strategia di Xiaomi ma agli investimenti della concorrenza per quanto riguarda gli store fisici.

Aziende del calibro di Oppo, Vivo e Huawei hanno incominciato a vendere in maniera massiccia i propri smartphone anche in maniera fisica, attraverso degli store sparsi per tutta la Cina. E’ chiaro che in questo modo riescono a catturare un’audience molto più elevata.

Non si tratterebbe quindi di un problema di Xiaomi ma di un merito della concorrenza (ma conseguentemente di un demerito di Xiaomi). Voi che cosa ne pensate di tutto ciò?

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