I Redmi Note vanno a ruba: venduti 200 milioni di unità nel mondo

Da Lorenzo Spada

Xiaomi ha visto una crescita significativa negli ultimi anni e ora è diventata il terzo più grande produttore di smartphone a livello globale in termini di volume di spedizione (in 12 mercati è invece al numero 1), dietro Samsung e Apple. L’azienda ha diverse serie di smartphone popolari e una di queste è la serie Redmi Note.

Secondo gli ultimi numeri rivelati da Xiaomi, ad oggi la società ha spedito più di 200 milioni di unità di smartphone della serie Redmi Note a livello globale. Purtroppo Xiaomi ha condiviso solo un numero complessivo e non singole cifre per ogni modello della serie.

Qualche mese fa, nel novembre 2020, l’azienda aveva annunciato che la serie Redmi Note era riuscita a vendere 140 milioni di unità. Ciò significa che in circa sei mesi è riuscita a vendere altri 60 milioni di dispositivi.

La società ritiene che il motivo alla base di tale popolarità degli smartphone della serie sia la strategia del marchio di offrire prodotti di fascia alta con una tecnologia migliore, un’esperienza più ricca e una qualità superiore a tutti ma con un prezzo accessibile di circa 1.000 yuan cinesi, che è di circa 140 euro.

Xiaomi ha introdotto per la prima volta la serie Redmi Note nel 2014. Un paio di anni fa, nel 2019, insieme all’annuncio del modello Note 7 (a nostro avviso il migliore di tutta la serie Note), ha rivelato che l’azienda è diventata un marchio indipendente (nonostante condivida ancora gran parte delle risorse con Xiaomi e POCO).

Questo annuncio dell’azienda pochi giorni prima del lancio di nuovi smartphone della serie Redmi Note 10 nel mercato cinese, cosa che avverrà probabilmente il 26 maggio.

Lu Weibing, Partner di Xiaomi Group, Presidente di Xiaomi China and International Department nonché General Manager del marchio Redmi, terrà un discorso il 26 maggio sulla carenza globale di chip e probabilmente loderà ulteriormente i risultati raggiunti dall’azienda.

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