Perché Xiaomi ha scelto Wear OS per il suo Xiaomi Watch 2 Pro

Da Lorenzo Spada

Con il lancio di Xiaomi Watch 2 Pro, l’azienda entra ufficialmente nel club dei produttori che si affidano a Google per il sistema operativo dei loro smartwatch.

Wear OS, inizialmente conosciuto come Android Wear, ha subito moltissime modifiche dai primi giorni in cui venne presentato da Google. E grazie al rinnovato interesse di Google che ha garantito un supporto software più massiccio negli ultimi 2 anni a questa parte (grazie anche al rilascio del suo Pixel Watch), l’interesse verso Wear OS è diventato nuovamente alto.

Ma non è tutto merito di Google se vi è un rinnovato interesse nel sistema operativo. Qualcomm è l’unico produttore di SoC per smartwatch che riesce a garantire un certo grado di prestazioni e il lancio del nuovo Snapdragon W5+ Gen 1 ha permesso di ottenere un nuovo slancio.

Ecosistema Wear OS

Google e Samsung hanno fatto molto per rivitalizzare la scena del sistema operativo per wearable. Wear OS 3, che ha debuttato sulla serie Samsung Galaxy Watch 4, ha dato nuova vita alla piattaforma indossabile di Google con nuove funzionalità e una nuova mano di vernice.

Ora il sistema operativo equipaggiato dallo Xiaomi Watch 2 Pro è Wear OS, nuova versione che non rivoluziona l’esperienza d’uso ma apporta piccole migliorie interessanti.

Anche se non si tratta di un massiccio aggiornamento visivo o dell’interfaccia utente, Wear OS 4 migliora l’usabilità degli smartwatch. La possibilità di trasferire lo smartwatch Wear OS da un telefono a un altro senza eseguire un ripristino delle impostazioni di fabbrica è stato a lungo un punto dolente che ora è stato risolto.

La presenza di Wear OS su Xiaomi Watch 2 Pro significa una piena integrazione con l’ecosistema Google: dalla navigazione tramite Google Maps ai pagamenti contactless tramite Google Wallet, passando per la piattaforma fitness Google Fit e arrivando a Google Assistant.

Insomma, la scelta di Xiaomi nasce dall’unione di un rinnovato interesse di Google e Qualcomm per gli smartwatch, oltre che per avere un appeal maggiore per i mercati europei.

Xiaomi Watch 2 Pro e lo Snapdragon W5+ Gen 1

Al cuore dello Xiaomi Watch 2 Pro trova spazio il nuovo SoC Snapdragon W5+ Gen 1.

Il W5+ Gen 1 è composto da una CPU penta core con 4x Cortex A53 e 1x Cortex M55 a 250 MHz. La grafica è gestita dalla GPU A702 con clock a 1 GHz (aumento significativo rispetto alla GPU A504 da 320 MHz del 4100+) e la memoria è stata aggiornata per supportare LPDDR4 a 2133 Mhz. Anche qui è stata aggiunta una nuova unità di Machine Learning U55.

Il nuovo coprocessore del W5+ presente anche su Xiaomi Watch 2 Pro può gestire più attività in background consumando meno energia. Tutto il rilevamento del dispositivo indossabile è gestito dal coprocessore AON (sempre attivo) a 22 nm che si occupa anche dell’elaborazione vocale, della riproduzione audio e delle notifiche.

Il chip AON consente inoltre l’uso di Bluetooth 5.3, Wi-Fi e GNSS a basso consumo, insieme a nuovi stati di alimentazione come Deep Sleep e Hibernate.

La piattaforma permette anche di ottimizzare i consumi del modem LTE, consentendo un’autonomia prolungata anche sotto rete mobile.

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