Brevetti Xiaomi: l’azienda rilascia il suo primo white paper sulla proprietà intellettuale

Da Lorenzo Spada

Wang XiangSocio e Presidente di Xiaomi, ha presentato per la prima volta la posizione dell’azienda in materia di proprietà intellettuale, dichiarando come Xiaomi si impegni a fornire agli utenti le migliori innovazioni tecnologiche, rispettando i diritti di intellectual property e offrendo soluzioni diversificate per risolvere le controversie sul tema. L’azienda sta cercando di ottenere partnership globali a lungo termine e sostenibili in materia di proprietà intellettuale e, in ultima analisi, di promuovere l’inclusione tecnologica a beneficio di una comunità più ampia, anche per rispondere alle esigenze dei suoi consumatori.

In tutti i settori in cui opera, Xiaomi ha raggiunto risultati importanti nella proprietà intellettuale: alla fine di settembre 2021, il Gruppo si collocava al 13° posto a livello mondiale per quanto riguarda le famiglie di brevetti 5G autodichiarati, mentre un anno dopo, a fine settembre 2022, l’azienda ha registrato più di 29.000 brevetti a livello globale, coprendo più di 60 Paesi e regioni.

Il sistema di proprietà intellettuale di Xiaomi ha portato allo sviluppo di un’ampia gamma di scenari di utilizzo nel suo ecosistema di vita intelligente, arrivando a detenere più di 1.200 brevetti relativi all’AI a livello globale. La tecnologia di riduzione del rumore delle chiamate AI di Xiaomi è stata applicata in più di 60 prodotti, favorendo la crescita del business dell’azienda.

Il white paper analizza l’eterogeneo e complesso ambito della proprietà intellettuale in cui si muovono le imprese cinesi con ambizioni globali. In questo contesto, rispondendo attivamente alle cause legali, cooperando costantemente e sforzandosi di perseguire una strategia multilaterale win-win, Xiaomi è riuscita a espandere la propria presenza globale e ad ampliare l’applicazione delle sue intellectual property, al fine di guidare lo sviluppo commerciale e tecnologico del suo portafoglio prodotti.

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