Xiaomi lancia XiaoAI 3.0, assistente vocale di nuova generazione | Novità

Da Lorenzo Spada

Seppur Xiaomi abbia ormai una presenza stabile nel mercato italiano con numerosi Mi Store e numerose partnership con gli operatori telefonici, ci sono alcune aree di competenza dell’azienda che non arriveranno mai qui da noi. Una di queste è senza dubbio XiaoAI, ovvero l’assistente digitale integrato nella maggior parte dei prodotti Xiaomi in Cina. Nonostante quindi l’assistente è e rimarrà un mondo estraneo per noi, è interessante scoprirne le novità e come Xiaomi lo modella per venire maggiormente in aiuto degli utenti cinesi.

A questo proposito, vi segnaliamo che Xiaomi ha appena annunciato il rilascio di XiaoAI 3.0, nuova generazione che porta con se diverse migliorie e va ad allinearsi, in alcuni aspetti, ai ben più popolari Google Assistant ed Alexa.

Riconoscimento vocale continuo per XiaoAI 3.0

Annunciato durante la Xiaomi Developers Conference, la società ha affermato che XiaoAI 3.0 è il primo assistente vocale intelligente in grado di supportare conversazioni continue naturali full-duplex su smartphone. Tuttavia, tale funzione richiede dell’hardware particolare, tanto da essere supportata solo da due dispositivi: Mi 9 Pro e Mi 9.

Il nuovo aggiornamento sta comunque venendo distribuito agli utenti con smartphone Xiaomi e Redmi e la società ha aggiunto che è possibile per essi controllare la disponibilità dell’aggiornamento semplicemente chiedendo all’assistente “Verifica aggiornamento“.

Utilizzando la funzione di riconoscimento vocale continuo, solo la prima volta è necessario risvegliare l’assistente con la hotword: dopo di che, l’assistente rimane attivo e in ascolto in modo da poter continuare a porre domande senza dover ripetere il comando di sveglia ogni volta.

La funzione consente inoltre agli utenti di trascrivere il contenuto delle telefonate quando l’utente non è disponibile o non vuole rispondere. Xiaomi non ne ha fatto menzione ma crediamo che tutto questo richieda l’accesso continuo ad internet, con l’elaborazione che avviene sui server di Xiaomi.

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