Xiaomi Yi Smart Dash Cam: unboxing e panoramica

Da Lorenzo Spada

Sempre più assicurazioni richiedono ai propri clienti l’installazione di una Dash Cam in grado di monitorare i nostri viaggi e di fornire una prova inconfutabile in caso di sinistri stradali (in Italia non è ancora un obbligo). Forse non tutti sanno che Xiaomi ha presentato una sua versione di Dash Cam chiamata Xiaomi Yi Smart Dash Cam

In quest’articolo vi proponiamo un unboxing ed una panoramica generale della Xiaomi Yi Smart Dash Cam, così da mostrarvi cosa trovate all’interno della confezione nel caso decideste di comprarla e quali sono i primi passi da fare per utilizzare quest’accessorio. C’è da dire che la versione di cui stiamo parlando è la “Basic Edition” che, rispetto all’altra, ha un angolo di ripresa di 130° e non possiede funzionalità ADAS.

Come potete vedere da queste immagini, gli accessori che trovate all’interno non permettono di utilizzare fin da subito la Xiaomi Yi Smart Dash Cam. In particolare, oltre alla Dash Cam stessa, troviamo anche un carica batteria da auto, un cavo USB per il collegamento ed un sistema di montaggio nel parabrezza munito di ventosa. Manca solamente la micro SD che ci permette di memorizzare le registrazioni.

Una volta montata sul parabrezza, basta semplicemente collegarla al carica batteria ed avviarla. L’interfaccia grafica che ci si presenta di fronte ovviamente è in cinese (non essendo stata pensata per altri mercati) ma, grazie ai tasti presenti in basso, non ci si può sbagliare.

Infatti, la serie di pulsanti posti in basso ci permette di:

  • Iniziare una registrazione (fino a 1080p a 30 fps);
  • Entrare in modalità Leve View;
  • Dare uno sguardo alle registrazioni passate;
  • Entrare nelle impostazioni oppure spegnerla.

Considerando che la Xiaomi Yi Smart Dash Cam è un accessorio dal costo di appena 199 yuan (sugli store d’importazione si trova la versione con ADAS intorno ai 65 euro), crediamo che non vi sia niente di meglio dal punto di vista del rapporto qualità prezzo.

via

Condividi questo articolo
Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version