Xiaomi illustra la sua “Zero-carbon Philosophy” per il 2040

Da Lorenzo Spada

Come tutte le multinazionali, anche Xiaomi si sta preparando a ridurre la propria impronta di carbonio, riducendo le emissioni lungo tutta la propria catena operativa. A questo proposito, ha presentato la sua nuova “Zero-carbon Philosophy” che dettaglia, da qui al 2040, i passi che permetteranno a Xiaomi di ridurre del 98% le proprie emissioni inquinanti.

Xiaomi ritiene di avere la responsabilità di contribuire a contrastare il cambiamento climatico attraverso nuove tecnologie ed efficienza operativa. L’azienda è determinata a fare la sua parte per accelerare la transizione globale verso un’economia a zero emissioni, inserendo elementi rispettosi del clima nel processo di progettazione e consegna dei suoi prodotti più innovativi.

L’obiettivo della “Zero-carbon Philosophy” di Xiaomi è quello di migliorare le prestazioni e l’accessibilità dei propri device e servizi, riducendone al contempo la carbon footprint. Xiaomi continuerà a incrementare l’uso di tecnologie a basse emissioni di carbonio per creare un impatto climatico positivo e promuovere stili di vita più ecologici e una società a basse emissioni di carbonio.

I passi che porteranno Xiaomi al 98% di riduzione delle emissioni entro il 2040

Ha fissato infatti il suo primo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra nel 2021, con la volontà di ridurre le emissioni pro capite del campus del 4,5% entro il 2026, rispetto all’anno di riferimento 2020. Il 31 dicembre 2022, l’azienda aveva già raggiunto una riduzione del 21,12% delle emissioni pro capite rispetto all’anno di riferimento.

Per sostenere l’aspirazione globale di raggiungere la carbon neutrality globale dell’azienda entro il 20503, Xiaomi si impegna a ridurre le proprie emissioni di gas serra di ambito 1 e 24 nelle seguenti modalità:

  • entro il 2030, riducendo le emissioni di gas serra dei suoi principali segmenti operativi di almeno il 70% rispetto all’anno di riferimento;
  • entro il 2040, riducendo le emissioni di gas serra dei principali segmenti operativi di almeno il 98% rispetto al livello dell’anno di riferimento, con le condizioni preliminari per arrivare a un livello di emissioni nette pari a zero;

Ciò che non viene detto

Le iniziative di Xiaomi e altre aziende di ridurre le emissioni dalle proprie operazioni sono ammirevoli ma suonano molto come un tentativo di greenwashing. Ciò che quasi nessuno ammette è che per ridurre seriamente le proprie emissioni e i rifiuti elettronici che vengono creati ogni anno, basterebbe semplicemente una cosa: ridurre effettivamente la produzione (e non produrre schede su quanto inquina un nuovo smartphone) e supportare per più anni smartphone e altri dispositivi con aggiornamenti software garantiti.

Chiaramente ciò andrebbe contro gli interessi economici delle big tech.

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